GEOLOGIA

il Percorso Colceresa e l’aspetto geologico del territorio

Osservando dall'alta pianura vicentina la fascia pedemontana tra Thiene e Bassano del Grappa, si nota una situazione morfologica particolare dovuta ai fenomeni geologici che nel passato hanno interessato quest'area. Si presenta all'osservatore un primo gradino dolce, formato dalle colline della pedemontana, seguito da un secondo gradino più impegnativo, rappresentato dall'Altopiano di Asiago. Tale conformazione geologica nasce dall'azione delle forze tettoniche che si sono manifestate in una prima fase nell'era Paleozoica o Primaria e poi, in una seconda fase, nell'era Cenozoica o Terziaria, andando a influire in modo importante sulla deformazione delle rocce. Durante il primo momento (ciclo orogenetico ercinico) si formò il basamento cristallino della pianura veneta, sopra il quale si depositarono successivamente le rocce sedimentarie e vulcaniche, mentre la pianura vicentina era interessata da un mare lagunare poco profondo, nel quale l'azione di deposito e di accumulo dei materiali erosi e alterati diventò preminente. Durante il secondo momento (ciclo orogenetico alpino) si formò l'arco alpino, a causa delle continue e potenti spinte tettoniche innescate dall'azione di scontro tra il continente africano e quello euro-asiatico, tanto che nella fascia pedemontana gli strati sedimentari più deboli e plastici subirono delle deformazioni e delle compressioni tali da determinare la grande piega a ginocchio dell'Altopiano di Asiago e, antistante ad esso, a causa di successive compressioni, una sequenza di pieghe secondarie: le colline.

La diffusa attività vulcanica che ne seguì (Oligocene e Miocene), portò alla formazione di rocce basaltiche che tuttora coprono ed evidenziano la morfologia frastagliata del territorio dell'alto vicentino. Intensi processi di alterazione, di erosione delle rocce vulcaniche e sedimentarie e di trasporto dei detriti determinarono poi un accumulo di materiali nella zona antistante l'Altopiano di Asiago, colmando gradualmente l’area pianeggiante sommersa dall'acqua e formando il terreno di copertura delle rocce. La fascia collinare pedemontana è infatti interessata da un'alternanza di valli più ampie e di vallecole più incise, con pendii scoscesi, ricoperte da un terreno argilloso e tufaceo molto fertile. Le falde acquifere La pianura alluvionale veneta a ridosso della fascia pedemontana è ricca di falde acquifere la cui formazione è stata favorita dalla disposizione geologica del sottosuolo. I terreni alluvionali, formatisi durante l'era quaternaria con l'erosione delle rocce calcaree e vulcaniche, presentano un'alternanza di livelli ghiaiosi permeabili e di strati limo-argillosi impermeabili che hanno permesso l'immagazzinamento dell'acqua in falde situate a varie profondità. Inoltre la configurazione geologica della fascia pedemontana e dell'Altopiano di Asiago garantisce una costante ricarica degli acquiferi; infatti la zona è ricca di acqua che riceve dall'apporto meteorico e dallo scorrimento superficiale e sotterraneo di torrenti e ruscelli. Numerose sono quindi le sorgenti, le fontane e le prese di acqua nella zona collinare e pianeggiante, che sono, ma soprattutto erano, utilizzate per scopi potabili, domestici e irrigui.